Rifugi antiaerei nelle proprietà dell’Ospedale Maggiore di Milano
Consultando l’Archivio Storico della Fondazione «Ca’ Granda» – Ospedale Maggiore Policlinico di Milano in una lettera del 12 marzo 1941 così si legge:
Milano: rifugi antiaerei pubblici e trincee coperte
Alla data del 5 ottobre 1940 sono presenti a Milano centotrentacinque rifugi antiaerei pubblici, ovvero istituiti dal Comune di Milano, e ventuno trincee coperte anch’esse pubbliche.
Milano: i rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale
Quanti rifugi antiaerei sono stati realizzati a Milano entro il temine della Seconda Guerra Mondiale? È difficile rispondere. Occorrerebbe prima effettuare una notevole opera d’indagine negli archivi non solo cittadini.
Leonardo da Vinci al Castello di Milano
Leonardo da Vinci (Vinci, Firenze, 1452 – Castello di Cloux -odierno Clòs-Lucé- 1519) si presenta al futuro duca di Milano Ludovico Sforza detto “il Moro” (Vigevano 1452 – Loches, Turenna, 1508) con una lunga lettera in cui elenca le cose che sa fare in qualità di ingegnere militare e civile.
Venezia: rifugi antiaerei
Venezia, adagiata sull’acqua, è stata dotata di numerosi rifugi antiaerei. Ovviamente in elevato, seppure non si escluda che qualcheduno sia stato costruito interamente nel sottosuolo.
RIFUGI O SEMPLICI “RIPARI”? seconda parte
Parte seconda: le conseguenze.
Nelle profondità del Castrum
Ogni qualvolta scendiamo nei più profondi recessi del Castello di Milano aggiungiamo un tassello, seppure piccolo, a quanto noi s’era scoperto, documentato e compreso in precedenza.
C’è sotto qualcosa?
Il Rivellino di Santo Spirito è l’unico rivellino integro del Castello di Porta Giovia. A percorrerlo tutto parrebbe che non nasconda alcunché d’insolito, ma ci si sbaglia.
RIFUGIO ANTIAEREO N° 87: una lunga storia
Scuola Primaria Giacomo Leopardi. In Viale Luigi Bodio, al numero civico 22, vi è una scuola elementare la cui costruzione ha inizio nel 1924 ed è inaugurata nel 1926. Originariamente dedicata alla maestra Rosa Maltoni Mussolini, dopo la guerra è intitolata a Giacomo Leopardi.