Milano: Zona 9 Underground!
Dopo vari anni di studi e di ricerche nell’ambito dei rifugi antiaerei milanesi si cominciano a trarre alcuni dati. Si può ben affermare che il patrimonio conservatosi dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi sia rilevente. Ad esempio, in Zona 9, presso la Scuola di Viale Bodio, si sono riallestite due grandi stanze sotterranee di quello…
MILANO: rifugi antiaerei in Bovisa
A Milano si sono individuati altri due rifugi antiaerei realizzati in fase con un edificio inquadrabile tra gli anni Venti e Trenta del XX secolo e facente parte di un articolato impianto industriale.
Silo sotterraneo
Il silo è la costruzione destinata alla conservazione delle derrate, dei foraggi e dei prodotti deperibili in generale, ed è utilizzato fin dall’antichità. Può essere costruito in elevato, seminterrato o sotterraneo.
Casa del Chirurgo a Pompei
Ecco altre incisioni di Giovan Battista Piranesi pubblicate da Francesco Piranesi in un volume dei primi dell’Ottocento a completamento dell’opera del genitore.
Strade di Pompei
Ecco altre due incisioni di Giovan Battista Piranesi pubblicate da Francesco Piranesi in un volume dei primi dell’Ottocento a completamento dell’opera del genitore.
Casa del Chirurgo a Pompei
Ecco un’altra incisione di Giovan Battista Piranesi pubblicata da Francesco Piranesi in un volume dei primi dell’Ottocento a completamento dell’opera del genitore.
Dettaglio di Pompei
Ecco un’altra incisione di Giovan Battista Piranesi pubblicata da Francesco Piranesi in un volume dei primi dell’Ottocento a completamento dell’opera del genitore.
Città di Pompei
La Storia ha sempre molto da insegnare e le incisioni di Giovan Battista Piranesi ci fanno compiere un salto indietro nel passato.
Opere idrauliche a Desio
Nell’ambito delle indagini che si sono condotte a Desio (MB) qualche anno fa si è riaperto l’accesso ad un canale sotterraneo oramai in disuso.
TRINCEE A DESIO
Nel Parco di Villa Cusani – Tittoni – Traversi di Desio (Monza Brianza) è venuto alla luce un tratto di antico canale sotterraneo con la volta completamente asportata fino alle spallette e colmato di mattoni vecchi e recenti, calcinacci e terra. Si tratta dell’ultimo segmento indagato del “Canale della Bendata”.