Milano: il “Matitone” di Via Adriano
L’area industriale dove un tempo sorgeva la grande fabbrica della Magneti Marelli oggi è stata lottizzata, lasciando come unico elemento del vecchio passato un rifugio antiaereo di tipo speciale, che ancora si eleva come solitario gigantesco menhir.
Milano: i cinque rifugi antiaerei a torre Viale Rento Serra
Ancora alla fine del XX secolo si parlava di «numerosi rifugi antiaerei in elevato», costruiti tra l’odierno Viale Monte Ceneri e Piazzale Carlo Stuparich, ma abbattuti dopo la guerra.
Milano: rifugio in Via Iseo n. 7
In Via Iseo, al numero civico 7, vi è la scuola primaria costruita nel 1931, attualmente dedicata a Francesco Caracciolo.
Milano: rifugi in Piazza San Babila angolo Via Bagutta
In Piazza San Babila, angolo Via Bagutta,
Milano: rifugio in Via Sant’Andrea n. 6
Al n. 6 di Via Sant’Andrea vi è l’accesso a Palazzo Morando, edificato in stile barocchesco attorno alla metà del XVII secolo, ma successivamente rimaneggiato.
Viale Bartolomeo Gadio: rifugi del Castello di Milano
Costruito a cavallo delle mura urbane nella seconda metà del XIV secolo, il Castello di Porta Giovia è stato oggetto di restauri, riedificazioni e di drastiche riduzioni.
Milano: rifugi in Via Festa del Perdono n. 5
In un documento conservato presso l’Archivio dell’Ospedale Maggiore vi sono i dati essenziali di due distinti rifugi antiaerei:
Rifugi antiaerei nei libri
La consultazione dei libri è sempre salutare. In questo caso aiuta a capire la dinamica degli eventi bellici, la distruzione subìta dalla città di Milano, dove andare a “cercare” le tracce della guerra ancora presenti e le indicazioni sull’esistenza di rifugi antiaerei. Il materiale documentario fornisce inoltre il quadro storico, sociale, politico e militare in…
Rifugi antiaerei nelle proprietà dell’Ospedale Maggiore di Milano
Consultando l’Archivio Storico della Fondazione «Ca’ Granda» – Ospedale Maggiore Policlinico di Milano in una lettera del 12 marzo 1941 così si legge:
Leonardo da Vinci al Castello di Milano
Leonardo da Vinci (Vinci, Firenze, 1452 – Castello di Cloux -odierno Clòs-Lucé- 1519) si presenta al futuro duca di Milano Ludovico Sforza detto “il Moro” (Vigevano 1452 – Loches, Turenna, 1508) con una lunga lettera in cui elenca le cose che sa fare in qualità di ingegnere militare e civile.