C.R.I. Como – MU.R.A.C. Catalogazione oggetti – Autoprotettore – 3
C.R.I. Como – MU.R.A.C. Catalogazione oggetti – Autoprotettore – 3
Catalogazione oggetti – Autoprotettore – Ass.ne Speleologia Cavità Artificiali Milano della Federazione Nazionale Cavità Artificiali
Catalogazione di Maria Antonietta Breda (Politecnico di Milano, Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.) e Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)
Testo: Gianluca Padovan
Foto: Maria Antonietta Breda & Gianluca Padovan
Il rifugio antiaereo della C.R.I. era diventato il “refugium peccatorum” della “roba vecchia”… Ma qualche anno fa l’abbiamo catalogata a seguito dello studio dei rifugi antiaerei di Como, per la C.R.I. stessa.
Autoprottetore Bergomi TIPO R. I. 1H N° 09252 (primo). L’Autoprotettore Bergomi TIPO R. I. 1H N° 09252 è del tipo a riserva d’ossigeno.
Si compone di uno zaino in alluminio di colore verde militare con bardatura in cuoio regolabile; la struttura portante, a contatto con la schiena, presenta una serie di grandi fori per l’areazione e alle estremità due paraschiena in cuoio imbottite. La parte frontale è composta da due ante completamente apribili fermate da ganci. L’anta di sinistra reca la targhetta in alluminio «soc. an Bergomi milano autoprotettore R. I.». Lateralmente, alla destra, esce il manometro indicatore con il tubo di collegamento provvisto di molla metallica e moschettone d’aggancio (ancora incartato con carta oleata fissata da un breve tratto di spago). Inferiormente esce il volantino d’avviamento della bombola d’ossigeno e un’apertura centrale consente di azionare la valvola a pulsante per l’erogazione di ossigeno supplementare. In alto vi è l’apertura per il raccordo a vite del tubo corrugato collegato alla maschera in gomma. All’interno abbiamo:
– la bombola metallica contenente l’ossigeno compresso con annesso riduttore di pressione, di colore verde con fascia centrale bianca e due scritte stampigliate e colorate di bianco, le quali riportano le caratteristiche della bombola;
– la capsula metallica, contenente soda caustica assorbente l’anidride carbonica e il vapore acqueo emessi nella respirazione, di colore verde con etichetta di carta a tutto corpo, arancione, con le indicazioni di massima e la data di caricamento: novembre 1939;
– il sacco polmone dove avviene il miscelamento tra l’ossigeno puro proveniente dalla bombola e l’aria espirata proveniente dalla capsula di soda (depurata dall’anidride carbonica);
– il tubo di unione tra la bombola d’ossigeno e il sacco polmone;
– l’armatura metallica di sostegno per fissare le varie parti, dove è apposta la targhetta metallica della Società Anonima Bergomi di Milano, la quale reca le seguenti indicazioni: «apparecchio n° 09252 collaudato il ott 39».
Una scatola di legno rettangolare, mancante di un lato, reca frontalmente una targhetta metallica avvitata con la seguente dicitura «soc. an. Bergomi milano autoprotettore tipo R.I. 1H n° 09252». Essa contiene l’Autoprotettore completo con una bombola e un filtro di scorta, una borsetta piatta in cuoio color marrone con due chiavi inglesi, un cacciavite e guarnizioni.
La bombola metallica di scorta reca, analogamente all’altra, due scritte stampigliate e colorate di bianco, una delle quali recita: «s.a. bergomi – milano -». La seconda scritta riporta le caratteristiche della bombola, indicandola come costruita a Dalmine, con un peso di 1,75 chilogrammi, una capacità di 0,88 litri e la data di fabbricazione: 13 giugno 1939.
La capsula di riserva è analoga a quella montata sull’Autoprotettore ed è sigillata con un bottone metallico recante centralmente in rilievo un quadrifoglio stilizzato con attorno la scritta: «bergomi soc. an.».
Si ha inoltre il facciale, composto da un foglio di gomma stampato, con rinforzo interno in gomma nera, su cui è applicato il tubo corrugato in gomma, all’estremità opposta dotato di cappellotto metallico con guarnizione e raccordo a vite all’Autoprotettore. Gli occhiali sono costituiti da dischi di vetro composto, fissati al facciale mediante armatura di alluminio verniciato; internamente gli occhiali vi sono i dischi antiappannanti, tenuti aderenti ai vetri mediante mollette semicircolari. Al facciale è inoltre applicata e cucita la bardatura elastica, costituita da cinque tiranti regolabili, che si uniscono ad un cuscinetto nucale. Il foglio di gomma porta in rilievo, sul lato sinistro, la seguente scritta: «sab M. 33 II».