Cesare Cesariano architetto cesareo (parte quinta)

Febbraio 12, 2021 Off Di Archeologia del sottosuolo

Tra i numerosi lavori svolti a Milano si può ricordare che tra il 1525 e il 1527 a Cesariano viene commissionata la progettazione e la direzione dell’opera “a tenaglia” del Castello. Era un doppio muro bastionato, con entrambi i lati protetti da fossati, che frontalmente alla Torre del Piombo della Ghirlanda procedeva per alcune centinaia di metri in direzione nord, all’incirca fino all’odierna Piazza Lega Lombarda. Terminava con un’opera detta “a tenaglia” avente un ingresso incassato tra gli orecchioni di due mezzi bastioni.

In linea generale “tenaglia” è così denominata qualsiasi tipo di fortificazione convessa, ma secondo l’ingegnere militare Bernard Forest de Bélidor, nel fronte bastionato si distingue l’«Opera bassa costruita dentro il fosso, composta di due sole facce, che rimangono sulle linee di difesa. La tanaglia doppia ha, oltre alle due facce, due fianchi ed una cortina, e viene anche chiamata tanaglia a fianchi. Se questa opera si divide prende il nome di tanaglia spezzata» (Forest de Bélidor -con note del signor Navier-, La scienza degli ingegneri nella direzione delle opere di fortificazione e d’architettura civile, Masieri L. -versione italiana di-, Milano 1832, ristampa anastatica, Edizioni Polistampa, Milano 2004, p. 173).

In seguito Milano viene circondata da una cintura bastionata per volere del governatore spagnolo Ferrante Gonzaga, su progetto dell’ingegnere militare Giovanni Maria Olgiati, e i lavori hanno inizio nel 1549 concludendosi qualche anno dopo. Progressivamente la Tenaglia perde d’importanza e prima è ridotta e poi spianata.

Oggi abbiamo nei pressi della scomparsa opera l’odierna Via di Porta Tenaglia. Si può ricordare che nel 1989, durante l’esplorazione sotterranea della Roggia Castello, la quale corre attraverso Parco Sempione a lato del Castello, si è individuato un ramo laterale con tratti di piedritto in conci bugnati. Dovrebbero essere i probabili resti del paramento murario della Tenaglia, reimpiegati dopo la sua demolizione. Per la cronaca, alcuni anni fa si sono riprese le indagini, sempre da parte dell’Associazione S:C.A.M. – F.N.C.A.

Nel 1533 Cesare Cesariano è nominato “architetto cesareo” dal de Leyva e successivamente lavora al Duomo di Milano.

G.P.

 

TESTI DI RIFERIMENTO: