SPELEOLOGIA BRESCIANA: Scienza & Determinazione
SPELEOLOGIA BRESCIANA: Scienza & Determinazione
Il sempre più liso Ambiente Speleo Italiano riesce ancora a stupire con il suo impegno, la sua versatilità, la sua intelligenza, il suo coraggio.
L’INARRESTABILE UNDERLAND
Ancora oggi, adesso, praticamente anche in questo fine settimana, constatiamo l’ingegno incalcolabile di chi si applica. E a dispetto di qualsivoglia freno o impedimento consegue degni risultati.
Sto parlando dell’UNDERLAND e dei suoi Soci. La loro Sede è a Serle, in provincia di Brescia.
Loro non sono “lisi” e difatti lo dimostrano settimanalmente con l’attività di ricerca condotta sul campo e… soprattutto sotto il campo, ovvero in grotta.
Qualche giorno fa ho parlato di una loro nuova pubblicazione dal sapore speleo: “L’Altopiano di Cariadeghe e il suo mondo sotterraneo”.
E venerdì 4 ottobre 2024 l’UNDERLAND ha presentato in conferenza pubblica il “Progetto A.GA.R.T.I.S.: Una Montagna d’Acqua” nell’ambito del Festival della Montagna tenutosi a Toscolano Maderno (Brescia).
Da poco è uscito il secondo supplemento del 2024 del Bollettino di archeologia online. E, come recita il sito dell’ICA (Istituto Centrale per l’Archeologia), il volume «porta il titolo di Bioarcheologia e storia delle comunità a confronto ed è completamente dedicato al tema della gestione e del trattamento dei resti umani, argomento che negli ultimi anni è stato affrontato diffusamente nell’ambito delle attività del Ministero della Cultura, in sinergia con Università e altri centri italiani e stranieri».
LINK: https://ica.cultura.gov.it/notizia/bollettino-di-archeologia-online-e-uscito-il-supplemento-2-2024/
Perché ve lo scrivo? Semplice: Nicolò Falgari, giovane speleologo dell’UNDERLAND, ha scoperto una nuova grotta e vi ha trovato dentro i resti della donna del primo millennio a.C. oggetto di un contributo di Bioarcheologia e storia delle comunità a confronto.
OMAR LARENTIS*, CRISTINA LONGHI**, MARCO TREMARI***,
SERENA SOLANO** TRATTAMENTO DEI RESTI OSTEOLOGICI
CON POSSIBILI TRAUMI PERIMORTALI.
ANALISI INTERDISCIPLINARE DEI RESTI UMANI PROVENIENTI
DALLA GROTTA “CAMBIO PROGRAMMA” A SERLE (BS): 06_Larentis_et_al. GROTTA CAMBIO PROGRAMMA
Vedere utilmente anche:
LUIGI LA ROCCA*, CARLO BIRROZZI**, ELENA CALANDRA***
INTRODUZIONI. LE LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEI RESTI UMANI
DEL 2022 E IL RUOLO DEL MINISTERO DELLA CULTURA
NELLA TUTELA E NELLA VALORIZZAZIONE
DEL PATRIMONIO BIOARCHEOLOGICO
VEDERE: https://www.archeologiadelsottosuolo.com/masha-cariadeghe-altopiano-serle-brescia/
VEDERE INOLTRE: https://www.archeologiadelsottosuolo.com/cariadeghe-un-altipiano-di-sogni-sotterranei/
VEDERE ANCHE: https://www.archeologiadelsottosuolo.com/dal-carso-alla-lombardia/
E POI LA GIUNZIONE: https://www.archeologiadelsottosuolo.com/uovo-calcareo-a-serle-brescia-ecco-la-sorpresa-pasquale/
Perplimenza sul web
Che i quotidiani online non siano una testata scientifica è palese. Che possano mettere un briciolo di scientificità in talune loro news è auspicabile.
Che qualche specifica “redazione” possa dare fiato alla “speleoacredine” e alla “speleoinvidia” di taluni è invece faccenda antipatica. Soprattutto se prima non alza la classica cornetta del telefono in bachelite per assumere un briciolo di informazioni al riguardo. D’altra parte, perché sottacerlo, dovrebbe essere il suo mestiere.
Perché ve lo scrivo? Semplice: gli invidiosi perdono il pelo ma non il vizio di denigrare. E stavolta lo hanno fatto contro l’UNDERLAND.
Difatti chi non ha mai condotto attività speleo, ma l’ha solo millantata, si è unito in sodale convivio con chi l’ha invece condotta e sicuramente con grande piglio, ma da tempo non fa alcunché. Obiettivo? Invidia e il resto immaginatelo un po’ voi. Altro tempo alle mestizie non lo dedico.
Ma, tanto per concludere… il ciambellone…
Il Ciambellone è Nudo!?
Certo! Sto proprio parafrasando il succo della favola “I vestiti nuovi dell’imperatore”. Certamente la famosa fiaba di Hans Christian Andersen, scritta nella prima metà del XIX secolo, trae origini da favole precedenti. E questa mia non fa eccezione.
Difatti parla dell’invidia e della stupidità, le quali, unite assieme, sovente puzzano più dei piedi non lavati.
Parlo di chi vorrebbe, ma non può. Parlo di chi nel secolo scorso ha visto una proiezione di diapositive sulla Speleologia e se n’è innamorato a tal punto che ha acquistato una tessera prima e un caschetto da cantiere poi, piazzandogli sopra una lampadina. Ma non ha mai condotto attività speleologica. In compenso ha parlato un sacco di attività speleologiche. E qui mi fermo perché non vorrei dare luogo ad un paragrafo intitolato “LUCRO A DISCAPITO DEGLI SPELEO”.
Difatti, la declinazione del verbo ESPLORARE applicata dai ciambelloni suona così: io ci guadagno, tu esplori, egli esplora, noi vendiamo i vostri dati, voi ce li date gratis, essi rischiano la pelle per noi.
Concludendo…
Concludendo ricordo che anche nella Speleologia albergano quei figli di un dio minore speleo che non hanno mai combinato alcunché di eclatante o degno da ricordare almeno nelle serate davanti ad un focolare con una tazza di vin brulè in una mano e nell’altra una fettona di castagnaccio.
Poveracci!
E come usualmente saluto: Avantitutta!
Gianluca Padovan