Leonardo da Vinci al Castello di Milano: venticinquesima parte

Marzo 9, 2021 Off Di Archeologia del sottosuolo

RIVELLINI LEONARDESCHI

Lo sviluppo del pensiero sulle opere difensive porta Leonardo a tracciare una fortificazione quadrangolare suddivisa internamente in quattro settori verosimilmente dominati da una torre centrale quadrata. Esternamente quattro grandi rivellini coprono interamente le cortine e anche parte dei torrioni d’angolo a pianta circolare. I rivellini superiore e inferiore hanno due accessi ognuno verso l’esterno e per superare il largo fossato utilizzano i battiponti quadrangolari (Leonardo da Vinci, Manoscritto B, f. 57 v.).

Si noti come il rivellino superiore abbia l’articolazione interna analoga a quella raffigurata in: Ms. B, f. 5 r, commentato nelle precedenti parti.

Ed ecco il disegno di un rivellino in pianta e in alzato (Leonardo da Vinci, Manoscritto L, f. 65 r.).

A pianta triangolare, l’opera esprime il passaggio tra le medievali cortine verticali, con difesa a sporgere e piombante, e i primi passi della “fortificazione all’italiana”, che comincia ad abbassare e inspessire le cortine dotandole di “bombardiere” (casematte) dalle feritoie scudate. Beccatelli e merlature, divenuti oramai inutili e facilmente demolibili dalle artiglierie vanno progressivamente a scomparire, lasciando la difesa radente delle cortine alle artiglierie in barbetta e in casamatta. Il saliente del rivellino è marcato verticalmente da righe parallele, indicando che dev’essere ben solido e verosimilmente rivestito di pietra, andando così ad ottemperare la raccomandazione espressa in altro foglio: «Nessuno angolo sia fatto in quelle difese dove l’artiglieria po’ battere, se non è forte ottuso, perché quello fie causa di dar principio alla ruina de’ muri» (Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 41 v.-b, in Jacopo Recupero -a cura di-, Leonardo da Vinci. Scritti, op. cit., p. 523). Il disegno richiama assai da vicino il grande rivellino della Rocca di Sarzanello realizzato alla fine del XV secolo

Per quanto riguarda l’attribuzione del disegno leonardesco in pianta e in alzato al rivellino del Castello di Locarno vedasi utilmente: Enrico Sassi, Francesco Vismara, Laserscanning e 3D printing: tecniche tridimensionali applicate al rilievo del “rivellino” del castello di Locarno attribuito a Leonardo da Vinci, in Marino Viganò -a cura di-, L’architettura militare nell’età di Leonardo. “Guerre milanesi” e diffusione del bastione in Italia e in Europa, Atti del convegno internazionale di studi – Locarno 2-3 giugno 2007, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2008, pp. 273-277.

In ogni caso gli studiosi, Francesco Vismara in primis, hanno stabilito che il rivellino in oggetto è stato progettato e fatto costruire da Leonardo nel 1507 su incarico di Charles D’Amboise (Chaumont-sur-Loire 1473 – Correggio 1511).

Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)

 

    

 

1. Leonardo da Vinci, Manoscritto B, f. 57 v.

 

2. Leonardo da Vinci, Manoscritto B, f. 5 r.

 

3. Leonardo da Vinci, Manoscritto L, f. 65 r.