Leonardo da Vinci al Castello di Milano: tredicesima parte
MURA DI CORTINA E CASEMATTE
Abbiamo ora due disegni di Leonardo da Vinci provenienti da: Manoscritto B, f. 69 r. e Madrid II, f. 85 v., che ne richiamano un terzo facente parte del Codice Atlantico, f. 116 r.
I tre disegni mostrano le casematte alloggiate all’interno dei muri di scarpa. In particolare il primo richiama in modo stringente l’architettura della Ghirlanda rilevata nei due rami sovrapposti di: Galleria delle Radici e Casamatta Celestino. Rimane chiaramente plausibile che tutta la Ghirlanda possedesse più ordini di casematte e non solamente in un tratto ristretto e circoscritto alla sola Porta del Soccorso.
Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)
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Spesso muro di cortina scarpato, dotato esternamente di cordonatura, con all’interno due ordini di casematte sovrapposte (Leonardo da Vinci, Manoscritto B, f. 69 r.).
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Spesso muro di cortina che per la struttura richiama assai da vicino l’opera bastionata: all’interno della scarpa una casamatta dalla feritoia strombata può tenere sotto controllo tanto il fondo del fosso quanto la controscarpa (Leonardo da Vinci, Madrid II, f. 85 v.).
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Nel disegno di Leonardo da Vinci si nota un muro di cortina a cui frontalmente è stata posta la pronunciata scarpatura, parte della quale è sommersa. Nel settore retrostante il muro vi è una casamatta dotata di una lunga feritoia che rimane appena al di sopra dell’acqua del fossato. La casamatta è accessibile mediante una lunga scalinata retrostante (Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 116 r.).
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Alla base attuale del muro di cortina est del Castello di Milano è stata aperta in rottura di muro un’ampia feritoia riquadrata mediante conci di granito di reimpiego. Sappiamo per certo che al di là esiste una casamatta per essere riusciti a intravvederla mediante un endoscopio inserito in un foro nella tamponatura. L’opera serviva a tenere sotto controllo la “Strada a Esse”. Chiaramente altri ambienti sono ancora oggi celati in questa porzione di muro e al di sopra della feritoia ve n’è una seconda, quadrangolare, anch’essa murata.