Leonardo da Vinci al Castello di Milano: settima parte

Marzo 8, 2021 Off Di Archeologia del sottosuolo

LEONERDO E I SOTTERRANEI SEGRETI DELLA GHIRLANDA

Leonardo da Vinci apprezza la Ghirlanda, ma ne suggerisce le migliorìe ricordando che le feritoie delle casematte (M) costituiscono sempre un punto debole nella cortina.

A suo avviso tali casematte ricavate nel piano terreno della cortina, ben segnate appena al di sopra del cordone, non devono comunicare con la Galleria di Controscarpa (s), chiamata «strada segreta di dentro».

Questo per evitare che una volta fatta breccia, allargando la luce della feritoia, l’avversario possa impadronirsi dei vari settori interni. A questo punto si capisce perfettamente che almeno la Ghirlanda sia dotata di sotterranei segreti, ovvero «cave segrete» come le chiama Leonardo. L’affermazione è importante e il ritrovamento di alcune planimetrie, tra cui figura quella del 1968, potrebbero confermarlo (vedere VI Capitolo).

Per quanto riguarda la creazione di piombatoi, che dagli ambienti superiori (f) tengano sotto controllo le postazioni sottostanti, si può solo dire che non risultano esistenti: almeno non nelle poche casematte della Ghirlanda rimaste accessibili e studiabili. Inoltre la tamponatura delle gallerie di servizio alle casematte non è stata eseguita, ma si notano, invece, gli alloggiamenti dei cardini e dei paletti per la chiusura di numerosi portoni. In pratica ogni settore interno della Ghirlanda poteva essere frazionato con chiusure mobili.

 

Ragionando sullo scritto si capisce bene che la galleria f («via secreta») prendeva luce da finestrelle («balestriere spesse») rivolte verso il Castello («rocca») e solo da questo vi si accedeva («avrà principio nella rocca») passando attraverso una torre. In pratica solo dal Castello si poteva accedere alla galleria f, ma attraverso una ulteriore galleria che passava sotto il fossato, entrava nello spessore delle mura perimetrali della torre della Ghirlanda e da qui risaliva fino alla galleria f.

Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)