Leonardo da Vinci al Castello di Milano: sedicesima parte

Marzo 9, 2021 Off Di Archeologia del sottosuolo

TORRI, TORRIONI E CASEMATTE

Taluni disegni contenuti nel Manoscritto B raffigurano dei torrioni a pianta circolare dotati di dispositivi difensivi e “passaggi segreti” riconducibili sia ai torrioni sforzeschi del Castello di Milano, sia alle torri della Ghirlanda.

Leonardo da Vinci ha disegnato inoltre una grande e alta torre, vedendola bene al posto di quella su cui aveva lavorato il Filarete, ma la proposta non ha avuto alcun seguito (già vista nella “decima parte”).

Se poteva rappresentare un punto di vanto per il committente, una simile architettura sarebbe risultata più dannosa che di utilità in una fortezza, in quanto facile obiettivo per le artiglierie d’assedio.

Con ogni probabilità Leonardo progetta invece la ristrutturazione del rivellino della Porta-torre Sud-est. Purtroppo, con i soli documenti cartacei alla mano, non si può stabilire che cosa il Maestro abbia effettivamente realizzato. Difatti è difficile capire se abbia raffigurato opere già esistenti a titolo di studio, come nel caso della Ghirlanda, oppure se le abbia disegnate per curiosità o nell’intenzione di proporre migliorìe o progetti esecutivi, come nel caso della così detta “torre d’avvistamento”.

Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)

 

 

Leonardo da Vinci, Raccolta Vallardi – Museo del Louvre, f. 2282 v.

 

Disegno di un’alta e slanciata torre a pianta circolare, inserita in un impianto quadrilatero al centro della cortina (Leonardo da Vinci, Manoscritto B, f. 23 v.). Il tutto richiama, nemmeno troppo da lontano, il quadrilatero visconteo-sforzesco, con l’aggiunta dell’elemento dominante mai realizzato, ma che rimanda al disegno citato in precedenza e proveniente dal Codice Vallardi (f. 2282 v.).