Leonardo da Vinci al Castello di Milano: prima parte

Marzo 8, 2021 Off Di Archeologia del sottosuolo

LEONARDO SI PRESENTA

Con una lunga lettera in cui elenca le cose che sa fare in qualità di ingegnere militare e civile Leonardo da Vinci (Vinci, Firenze, 1452 – Castello di Cloux -odierno Clòs-Lucé- 1519) si presenta Ludovico Sforza, non ancora divenuto duca.

Difatti Ludovico Sforza detto “il Moro” (Vigevano 1452 – Loches, Turenna, 1508) diviene ufficialmente duca di Milano nel 1494, dopo aver usurpato il potere al nipote Gian Galeazzo Sforza, la cui morte avvenuta il medesimo anno è sempre stata sospetta.

Leonardo si offre di svelargli “i suoi segreti”, ovvero di renderlo partecipe delle sue conoscenze nell’arte della guerra a patto di poterle realizzare. Dichiara di poter progettare ponti da usarsi in battaglia, sistemi per distruggere col fuoco i ponti avversari, svuotare i fossati dall’acqua, scavarne di nuovi.

In un territorio ricco di canali, rogge, fontanili e caratterizzato dai Navigli, come lo è il Ducato di Lombardia, il Maestro coglie immediatamente nel segno catturando l’attenzione e l’interesse del Duca. Ma non solo. Dichiara d’essere in grado di progettare le temibili opere di mina, ovvero i cunicoli e le gallerie scavate nel sottosuolo, per giungere al di sotto della fortezza da conquistare facendone crollare le mura.

E ancora sulla “guerra sotterranea” afferma di avere «modi per cave e vie secrete e distorte, facte senza alcuno strepito», ovvero di saper realizzare gallerie segrete senza che l’avversario se ne accorga, anche per passare al di sotto dei fossati delle fortezze o sotto i fiumi. Sa inoltre progettare e fabbricare le armi da fuoco.

Nel seguente box si riporta la trascrizione della lettera che Leonardo trasmette al Duca.

Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)

 

             

 

 

Torre viscontea trent’anni fa

 

Porta torre centrale ricostruita