La Via dell’Argento

Gennaio 23, 2021 Off Di Archeologia del sottosuolo

Partendo da La Thuile (Valle d’Aosta) e oltrepassando a nord est Pera Carà si prosegue per la località Moilles Promise, fino alla confluenza del torrente Bioley nel torrente Ruitor. Prima del ponte, a sinistra, il vecchio sentiero della miniera si fa strada prima nel bosco e poi sulle grandi discariche di roccia, ovvero la ganga estratta.

La carta “Sentiero dell’Argento” (Regione Autonoma Valle d’Aosta – Comune di La Thuile) indica otto accessi alle gallerie di carreggio della Miniera Promise, da cui si estraevano blenda e galena argentifera.

Attenzione: la miniera non è accessibile e qualche galleria è percorribile per alcuni metri, come l’ingresso Saint Pierre, a 1577 metri di quota. In questo, che abbiamo fotografato, è installato un gioco di luci. Un muro in cemento funge da diga e mantiene parzialmente sommersa la galleria di carreggio.

Le miniere dismesse sono pericolose per molteplici fattori: rischio di crolli, mancanza d’ossigeno, gas rilasciati naturalmente, pozzi che si aprono a pavimento, ecc.

Conosciuta con i nomi di Bioley o La Feuillé, la Miniera La Promise si apre in un giacimento coltivato, con ogni probabilità, già dall’epoca preromana dai Salassi. I primi documenti che ne parlano risalgono al XVIII secolo e la coltivazione moderna principia nel 1909 (concessione mineraria del 1908).

A La Thuile, nell’edificio che ospita la bella e ben fornita Biblioteca, vi è il “Museo dell’Argento”, gestito dal Sig. Renzo Berguerand fino alla sua scomparsa. Oggi è chiuso.

Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)