Forte Lusardi a Colico (Lecco)
Forte Lusardi, già Opera Montecchio Nord.
Tra la cinquantina di batterie corazzate “Tipo Rocchi” costruite ai primi del Novecento dall’Italia, L’opera Montecchio Nord è l’unica ancora integra e armata dell’artiglieria d’epoca. All’inizio del primo conflitto mondiale quasi ogni forte è privato delle artiglierie, le quali vengono messe in postazioni in barbetta, perché il corpo principale contenente le installazioni a pozzo, unitamente alle altre parte d’ogni opera, è costruito in calcestruzzo non armato, pertanto inadatto a sostenere i colpi dei grossi calibri.
Per quanto concerne l’Opera Montecchio Nord «Soltanto il 19 marzo del 1918 il generale Pietro Badoglio, allora sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito, in via del tutto eccezionale, dispose il riarmo del Forte insieme ad altre opere della Valtellina e della Valle del Chiese, ritenendo possibile una massiccia zione offensiva austriaca lungo tali direttrici. L’operazione fu effettuata, con grande difficoltà, a causa della mancanza di materiali, nel luglio e agosto del 1918: dei quattro pezzi originali francesi di fabbricazione Schneider, che armavano il Forte inizialmente, soltanto due tornarono a Colico, mentre gli altri due furono sostituiti da pezzi di produzione nazionale (costruiti da Ansaldo nel 1918, sempre su licenza Schneider), identici nella canna, ma leggermente differenti nel sistema di otturazione e di sparo» (Belotti Walter, Le batterie corazzate. I sistemi difensivi e le grandi opere fortificate in Lombardia tra l’Età Moderna e la Grande Guerra, Regione Lombardia, Breno 2009, pp. 32-43).
Oggi è un bel museo visitabile.
Forte Lusardi è trattato anche in:
ARCHITETTURA MILITARE ATLANTE ICONOGRAFICO: https://www.amazon.it/Architettura-Militare-Atlante-iconografico-colori/dp/B0CNZQS2PL
ARCHITETTURA MILITARE DIZIONARIO STORICO: https://www.amazon.it/Architettura-Militare-Dizionario-Gianluca-Padovan/dp/B0CNZQ8R8Y



