14. Bastioni e opere sotterranee

Giugno 7, 2022 Off Di Archeologia del sottosuolo

Bastioni e opere sotterranee

Tratto da: Gianluca Padovan & Ippolito Ferrario, Alla scoperta di Milano Sotterranea, Newton Compton Editori, Roma 2018.

Bastioni e opere sotterranee

Per meglio comprendere l’impianto difensivo bastionato della Fortezza Reale attingiamo ancora da Luchino del Mayno. Nel «Disegno A = planimetria» abbiamo la cortina rettilinea protetta alle estremità dai bastioni pentagonali con i fianchi rientranti e in cui sono alloggiati i pezzi d’artiglieria che hanno il compito di tenere sotto controllo il fossato e “radere” la faccia del bastione adiacente. Attorno si sviluppa il fossato con acqua in cui, al centro e a mo’ di isolotto, vi è una difesa più bassa e con due lati aperti verso il corpo di piazza: la mezzaluna o rivellino. Oltre abbiamo la controscarpa del fossato, con la strada coperta in cui stazionano i fanti, e proteso all’esterno c’è lo spalto, costituito da terra che digrada verso l’esterno.

Il «Disegno B = profilo» mostra in sezione il sistema bastionato e vi abbiamo aggiunto una freccia per indicare che alla base del muro di scarpa corre internamente una galleria. Essa aveva la funzione principale di passaggio coperto e protetto dai tiri avversari, ma soprattutto di contromina. Tratti di questa opera sotterranea potrebbero essere, se l’indicazione è corretta, ancora esistenti nel Parco Sempione, ovviamente al di sotto di piante e di bordure vegetali.

Un trattato della metà del Seicento, dell’ingegnere Girolamo Maggi e dell’architetto militare Iacomo (Giacomo) Castriotto, c’illustra come si potevano costruire le cortine di modo che i colpi d’artiglieria venissero deflessi. Vi mostriamo il dettaglio della «Fortificatione d’un sestangolo col fargli le cortine oblique. Nello specifico, gli Autori del Trattato ribadiscono che le cortine possono essere demolite a suon di cannonante, ma un grave pericolo è pur sempre costituito dalle mine scavate dall’avversario tanto nelle camice delle opere difensive quanto, soprattutto, sotto di esse mediante appositi cunicoli. Pertanto ricordano: «Ma perché oltra le batterie, le cortine sono sottoposte ancora alle mine, bisognerà nel mezzo del fondamento quando si farà molto largo, ò vero alquanto più in dentro che nel mezzo, è anche presso al fondamento di dentro, fare la Contramina, la quale si vede nella figura precedente [successiva, n.d.a.] sotto la lettera X, e nella precedente figura sotto la lettera P».

 

Architettura Militare bastioni De Marchi - Marini

 

 

guida alla Milano sotterranea Archeologia Sottosuolo