Milano: rifugi di Via della Moscova n. 2

Febbraio 3, 2021 Off Di Archeologia del sottosuolo

Il «palazzo per uffici» progettato da Giovanni Ponti (detto Giò), Antonio Fornaroli ed Eugenio Soncini, viene costruito tra il 1936 e il 1938.

Lo si definisce «il più importante edificio costruito a Milano in quest’epoca. Esso ha costituito il modello del genere per la decisa impostazione tecnica di tutto il suo organismo e da esso direttamente o indirettamente discendono molti esempi successivi. Anche architettonicamente è un’opera di notevole importanza per l’equilibrio fra materiali e forma» (Bottoni P., Antologia di edifici moderni in Milano, Libraccio, Milano 2010, p. 100).

Proprietà della Montacatini S.p.A., è passato, nel tempo, ad altre società. Era dotato, al secondo piano sotterraneo, di rifugi antiaerei a prova di bomba e a prova di aggressivo chimico. Stando alle foto d’epoca altri locali sono stati destinati, a guerra iniziata, a rifugio mediante la puntellatura delle volte. Secondo alcune testimonianze i rifugi antiaerei esistono ancora, ma gli accessi sono stati murati. Grazie all’archivio Edison e all’interessamento di un privato, si sono potute avere immagini d’epoca, le quali mostrano non solamente gli interni dei locali destinati a rifugio antiaereo, ma anche le esercitazioni di protezione antiaerea effettuate nel palazzo.