Milano: rifugi di Corso Monforte n. 31 a Palazzo Diotti

Febbraio 2, 2021 Off Di Archeologia del sottosuolo

Palazzo Diotti è uno degli storici edifici della città e rimane accanto a Palazzo Isimbardi, lungo l’attuale Corso Monforte. Le sue origini si possono fare risalire a una domus Humiliatorum del XIII secolo, situata nel Borgo Monforte. Le varie vicissitudini portano la vendita della proprietà, divenuto collegio di San Pietro in Monforte, nel 1778 ai fratelli Luigi e Giambattista Diotti, per il valore di 7800 gigliati (Bianchi A., La Prepositura dei Santi Pietro e Paolo in Borgo Monforte e i Somaschi (1571-1778), in Raponi N., Scotti Tosini A., Palazzo Diotti a Milano. Storia arte istituzioni, tomo primo, Fondazione Cariplo, Milano 2005, p. 23).

Successivamente, conclusasi la parentesi napoleonica, con il rientro degli Austriaci a Milano, Palazzo Diotti viene destinato a palazzo del Governo; infine, con l’unità d’Italia, diviene sede della Regia Prefettura. Attualmente è sede della Prefettura e, già proprietà della Provincia di Milano, è di Città Metropolitana.

Da una lettera del 29 ottobre 1940 si sa che alcuni locali sotterranei di Palazzo Diotti sono stati puntellati e adibiti a rifugi antiaerei: «oggetto. Ricoveri di fortuna nel Palazzo del Governo. In osservanza alle leggi vigenti in materia all’atto della dichiarazione di guerra furono approntati nel sotterraneo del Palazzo di Via Monforte 35 alcuni locali a ricovero antiaereo di fortuna. Data l’urgenza richiesta dal caso ed in considerazione anche della difficoltà di trovare sull’atto il legname occorrente, questo ufficio fece eseguire i lavori a trattativa privata dalla Impresa Magrini che disponeva dei materiali necessari. Si trasmette con proposta di approvazione e pagamento l’allegato rendiconto da cui risulta una spesa di £ 16.500,00 = avvertendo che i prezzi che figurano nella fattura sono quelli correnti del mercato e perfettamente adeguati al tipo ed alla qualità dei materiali impiegati» (Archivio della Provincia di Milano, Anno 1940, fasc. 1604).

 

Bomba inglese d’aereo, inesplosa, ai Chiostri di Sant’Eustorgio.